Ischia News ed Eventi - Spine - Profumi d’Arte, Storia e Cultura

Spine - Profumi d’Arte, Storia e Cultura

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La storia di Gesù in terra, fatto uomo e condannato a morte in croce, la storia di Maria, madre e figlia del suo figlio, il suo dolore ai piedi della croce.

Questa la riflessione ricercata che la Fondazione Ischia In Itinere ha proposto con “Spine”, Tavola rotonda Itinerante partita giovedì 10 aprile al Palazzo Reale di Ischia e conclusasi sabato scorso.

Un tema quello della Passio Christi, molto difficile da analizzare senza suscitare pensieri discutibili dai diversi punti di vista. Tuttavia il Progetto è stato elaborato in modo da dare al pubblico, considerato il difficile tema, spunto più di riflessione che di dibattito.

Il luogo storico, la maestosa scala, lo splendido lampadario della sala d’ingresso della casina reale di Ischia, hanno fatto da scenografia a serate particolari dove Arte, Storia e Cultura si sono fusi in modo sublime.

Il dott. Ciro Cenatiempo nel ruolo di moderatore, con la sua estrema intraprendenza di uomo di vasta cultura, ha interagito magistralmente in questo spettacolo dai vari scenari artistici.

La voce fuori campo di Gesù sulla croce, interpretata dal dott. Giuseppe Castiglione, ha accolto il pubblico che si è trovato in una condizione di immediata concentrazione, creando il clima giusto per assaporare la sentita e commovente esibizione dell’attrice Laura Sogliuzzo, nei panni di una giovane Maria ai piedi della croce.

“E’ madre che assiste il proprio figlio morente. Essa è là afflitta da uno strazio profondo, ma dignitosa, silenziosa e solenne. Il Vangelo non descrive nessuna parola di lei; il suo linguaggio è il silenzio di chi vive il dolore del crocifisso morente, ne accoglie i gemiti amari mentre gli sgherri continuano il criminale mandato, e la folla esulta per il crudele omicidio”.

spineLe note del piano del Maestro Peppino Iacono hanno accompagnato la splendida voce del Soprano Antonella Iacono in due brani strettamente inerenti al tema. La loro esibizione ha fatto da corona al tocco artistico della prima serata lasciando il pubblico, con il fiato sospeso, davanti a tale maestria.

L’ Avv. canonista Mario Carmine Olivieri (Avvocato Canonista presso il Tribunale di Salerno attualmente Direttore Amministrativo presso la Scuola Media Scotti di Ischia) ha analizzato in modo analitico e da un punto di vista strettamente giuridico “il processo a Gesù di Nazareth” o meglio i Processi a Gesù in base alle scritture dei vangeli; dal processo del Sinedrio, Erode Antiba a Pilato. Detta analisi ha portato l’uditore attento, a riflessioni inaspettate su situazioni che, benché consolidate da secoli, meritano di sicuro un approfondimento.

“Dio è morto! Certo. E tutto il Novecento vive la consapevolezza di questa frattura drammatica rispetto al passato, per cui il Dio padre barbuto, sospeso tra le nuvole mentre guarda benevolo il mondo dall’alto dei cieli irraggianti di luce, appare oggi alquanto improbabile e distante dal nostro modo di pensare “Dio”. Possiamo domandarci “quale Dio muore” nell’immaginario individuale e collettivo?”

Fresca e coinvolgente l’esposizione della prof.ssa Anna Di Corcia (Storico dell’arte -Docente di lingua e letteratura italiana e latina presso il Liceo Scientifico Newton di Roma) che, con questa introduzione, ci ha portato attraverso un interessantissimo viaggio visivo e letterario argomentando sul tema di “Maria ai piedi della croce” coinvolgendo artisti ed opere originali e molto interessanti, alcune tra le quali la “Crocifissione bianca” di Marc Chagall, “Stabat Mater” di Piero Casentini, e “L’abbraccio” operadell’ischitano Vincenzo De Stasio. Il pubblico entusiasta ha seguito con viva partecipazionela presentazione manifestando visivo interesse.

Anche la prof.ssa Angela Procaccini (ex Dirigente Scolastico, attualmente impegnata presso l’Assessorato al Lavoro ed alle Attività produttive del Comune di Napoli) ha esposto sul tema “Figlio di una donna, figlio di un Dio”- Da un punto di vista letterario strettamente personale della relatrice, il “Figlio di una Donna, …il Figlio di un Dio” è stato incarnato puramente nell’Amore, quello con la “A” maiuscola, come lei stessa ama dire.

“Si chiama Amore ogni capacità di comprendere, ogni capacità di sorridere nel dolore. Amore per noi stessi e per il nostro destino, affettuosa adesione a ciò che l’Imperscrutabile vuole fare di noi anche quando non siamo in grado di comprenderlo…”

Con questa frase di Herman Hesse, la Procaccini ha concluso il suo tema, incarnando nell’Amore il messaggio più bello del nostro credo, affinché si possa attraverso di esso, sconfiggere la sofferenza e il dolore, con la certezza che solo l’Amore consente la redenzione dal male.

Da come si può intuire, un viaggio complesso nel suo insieme ma allo stesso tempo coinvolgente e entusiasmante dal punto di vista emozionale e spirituale che ha lasciato il pubblico appagato e grato alla Fondazione Ischia In Itinere che ha creato l’occasione di assaporare insieme i profumi di Teatro, Musica, Arte e Cultura.

Tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie alla disponibilità ed accoglienza del Colonnello Davide Fanelli, del Capitano Agostino Luigi Sepe, nonché alla collaborazione di Enzo Castaldo, Carlo Giordano, dell’Associazione Dipendenti Difesa Ischia e di tutti i militari e civili del Palazzo Reale di Ischia. La fondazione inoltre è grata per la professionalità del tecnico audio e luci Rosario Bagnara, la generosità de “La Stuzzicheria” del Panificio Calise e a tutti coloro che hanno reso possibile con il proprio aiuto e la presenza, la realizzazione di un percorso riflessivo di grande spiritualità.