22 anni fa riprendevo la collaborazione con “Il Golfo”con un articolo apparso nel n. 42 di giovedì 6 luglio 1989 e riportato nel mio libro “Ischia, oltre la cronaca”- i fatti dell’isola (1988-1990 nel commento di un testimone del tempo (Editoriale Ischia 1991). Lo ripropongo 22 anni dopo al tempo della rivoluzione dell’informatica e della telematica e dell’imbarbarimento civile che sta avvenendo nella Città d’Ischia (titolo di “Città”al Comune di Ischia) con la rinascita delle lettere anonime diffuse e commentate dalla stampa locale scritta e mi chiedo quali passi in avanti abbiamo fatto sul terreno del confronto civile in questi 22 anni? Quali passi in avanti abbiamo fatto per la “Democrazia Interna”ad un giornale? Come abbiamo “professionalizzato”la stampa locale? Come è migliorata la qualità della nostra vita politica, culturale, sociale, civile?
“…. Un quotidiano è strumento di analisi, di comprensione della realtà; fondamentalmente però è una persona. E’equiparabile a un individuo che nella nostra vita ha certe funzioni: informare, spiegare e le svolge come una persona viva. Per questo deve avere una personalità integra: essere se stesso”.