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Il 9 e 10 gennaio sbarca sull’Isola di Ischia, al terzo anno di repliche, LA CATTEDRALE, spettacolo pluripremiato in Italia e all'estero
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Liberamente ispirato a Notre Dame de Paris di Victor Hugo e a L'Opera da tre soldi di B.Brecht

Testo e drammaturgia di Roberta Costantini

Sbarca sull’Isola di Ischia, al terzo anno di repliche, LA CATTEDRALE, spettacolo pluripremiato in Italia e all'estero e per il quale, al PICCOLO Teatro STREHLER di Milano, lo scorso ottobre è stato assegnato alla regista Roberta Costantini, il PREMIO FERSEN 2015 alla Regia, uno dei più importanti riconoscimenti nazionali. Lo spettacolo vanta inoltre il titolo di MIGLIOR SPETTACOLO EUROPEO 2014 al Festival APOSTROF di Praga e una favolosa STANDING OVATION al Festival Internazionale NEATA 2014 di Porvoo – Finlandia.

L’opera, in scena al Teatro Polifunzionale il 9 e 10 gennaio, si ispira a due capolavori del passato, Notre Dame de Paris di Victor Hugo e l’Opera da tre soldi di Bertoldt Brecht, ma il testo è stato completamente riscritto in fase di preparazione del lavoro, secondo una prassi ormai consolidata dall’autrice Roberta Costantini.

Denso di emozioni, LA CATTEDRALE racchiude una profondità abissale, permeata del mistero di tutte le vite trascorse che l'hanno animata.
Immersa in un tempo dentro un altro tempo, ciò che permane è la pietra, imbevuta di ideali, immaginazioni, conflitti, sofferenze e bisogni degli esseri umani: un intreccio di destini e di storie strappate all'oblio, che lasciano notevoli spunti di riflessione.
Interstizi di passato e contemporaneità, svelano cosa si nasconde tra le pieghe più riposte, quasi inaccessibili e marginali, così tanto impregnate del nostro presente.
Attori proteiformi che mutano d'aspetto e di ruolo come in un rapido sfogliare di pagine, evidenziano un mondo di finzione, falsità, convenienza, in cui imperversano l'accattonaggio morale e la pochezza etica, così pericolosamente specchio della quotidianità odierna.
La regista sottrae la narrazione alla centralità forzata del personaggio di Quasimodo per restituirla a quella coralità che ben rappresenta l'universalità delle grandezze e delle miserie dei vari personaggi di Hugo su cui agisce Ananke, il Destino.
Nella scena scarnificata, popolata di metallo, introduce elementi anacronistici all'interno di un'ambientazione letteraria storica.
I personaggi scolpiscono con questo rigido materiale strutture scenografiche perennemente in movimento, mentre usano costumi e teli come elementi aggiuntivi di un incessante divenire.

CAST

Drammaturgia e Regia: Roberta Costantini
Aiuto regia, Progetto luci, Consulenza musicale: Marco Marino

Con: Alessandro Acquista, Amelia Cimmino, Angelo De Clemente, Daniela Florio, Edi Simonetto, Elisabetta Lisi, Fabrizio Pace, Gianluca Paolisso, Maria Rosaria Pugliese, Marilena Casatelli, Simone Nardoni, Veruschka Cossuto
Costumi: Patrizia Lombardi
Illustrazione locandina dell’artista: Marco Lorenzetti
Foto banner: Mirko Tommasino
Produzione: COMPAGNIA TEATRALE COSTELLAZIONE

Genere: teatro ricerca

INFO E PRENOTAZIONI
sito: http://www.polifunzionaleischia.it/cartellone.html

www.costellazioneteatro.it

mobile: 3496767679