Ischia News ed Eventi - I Giardini Arimei

I Giardini Arimei

Giardini Arimei a Forio

Escursioni
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In località Pietra Brox, sulla sommità di Montecorvo a Forio d’Ischia, sorge la tenuta Giardini Arimei. Il bel tempo contribuisce in modo notevole a rendere la veduta ancora più incantevole qui, in questo sito paradisiaco, da cui si gode un panorama stupendo.

In questo luogo, da tempi antichissimi dedito alla viticoltura, si ha la dimostrazione provata di come l’uomo, dia il meglio di sé stesso perfezionando, se si può dire, la stessa natura. Questo posto, appartenuto dal 1700 ad un’antica famiglia, i Milone, proveniente dalla Calabria dove erano noti produttori di vino e per questo motivo furono invitati dagli spagnoli, che all’epoca governavano sulla nostra isola, a prendere possesso di questi terreni situati nel miglior posto dell’isola d’Ischia, per quanto riguardava la coltura della vite. Dopo anni di abbandono, ecco la comparsa nella nostra isola di altri grandi produttori di vino, i Fratelli Muratori , la cui azienda finora nota per le sue bollicine di Franciacorta, per i rossi della Maremma toscana di Suvereto e per i bianchi beneventani. Nel 1999 nasce il Progetto Arcipelago. Inizia così un viaggio attraverso quattro aree vitivinicole diverse, quattro isole, ogni territorio per una sola tipologia di vino. Nel 2001 i Fratelli Muratori conoscono l’agronomo/enologo Francesco Iacono. Da questo fortunato incontro ci si addentra nel mondo del vino ad Ischia con la tenuta Giardini Arimei, in omaggio e nel ricordo del vecchio nome etrusco di Ischia, Arime, terra di fuoco. Ad ottobre del 2007, precisamente, avviene l’inaugurazione con madrina d’eccezione la regista Lina Wertmuller.

Quando si varca il grande cancello d’ingresso, sembra di essere presi da un fremito istintivo, quasi si risvegli in noi l’antica origine contadina, e si provi immediatamente un senso di appartenenza, un ritorno al passato che ci riempie e ci fa gioire dentro, e crediamo che questo magnifico posto appartenesse un pò anche a noi. Notevole è stato il ripristino, fatto da abili artigiani locali, delle “parracine” con il tufo verde caratteristico dell’isola, i muretti a secco, i palmenti, vasche in roccia in cui avviene la vinificazione, oggi assistita da sistemi ad Argon, secondo l’originale ricetta che prevede sette successivi apporti sul primo mosto di uva vendemmiata progressivamente da settembre a dicembre.

Il percorso della visita guidata parte dalla cantina di 400 mq con la sua moderna barricaia e le grandi botti di castagno a cui fanno compagnia degli enormi e moderni contenitori di acciaio inox, aderenti ad una moderna enologia. La Tenuta ha una vista mozzafiato, valore aggiunto per una vigna che guarda dall’alto la spiaggia di Citara, Cava dell’isola. Da questa parte dell’isola d’Ischia all’orizzonte si intravedono le sagome di Santo Stefano e Ventotene. La cantina, inoltre, sfrutta l’umidità naturale e la ventilazione di una vera e propria cava scavata nella roccia; da una sorta di oblò si nota un’antica pietra, pietra torcia, da torchiatura per l’uva, da un’altra angolatura i palmenti per l’ammostatura del vino.

In giusto risalto ci sono le “ventarole”, antiche maniche a vento poste ai quattro lati del soffitto per intercettare tutti i venti, favorendo la naturale climatizzazione della cantina stessa. Stupendi sono i nuovi palmenti all’esterno, che una volta erano a cielo aperto, ed ora sono stati rivisti dotandoli di una copertura che possa permettere la surmaturazione dei “Giardini Arimei”, che va a superare i 16°, a processo ultimato. C’è anche una fossa dei conigli, impianto già esistente da tempi remoti, anch’esso rivisitato in chiave moderna, ma non troppo, che riporta, noi isolani doc, ai tempi passati. Bellissimi i lavatoi di tufo verde posti fuori la casa dei coloni, antichi padroni incontrastati di uno spicco di paradiso, dove si trova anche un anfiteatro naturale, circondato dalle “parracine”, risparmiato ai vitigni, proprio per dare uno sfogo ad una forma architettonica al naturale anfiteatro che si affaccia a mò di un gigantesco balcone sulla baia di Citara, e sembra che questo sito meraviglioso si appropri della baia stessa. Da qui, quando spira il libeccio, si può notare il bianco vapore acqueo proveniente dalle sorgenti termali dei Giardini Poseidon sottostanti, formando una specie di nebbiolina che avvolge tutto il promontorio di Punta Imperatore.

In questa Tenuta Giardini Arimei vengono prodotti due vini: Pietra Brox e Giardini Arimei. Il primo è un fresco vino d’estate, ma che con le stesse uve surmaturate genera poi un vino che è quasi unico nel suo genere, Giardini Arimei, che praticamente nasce nell’arco di tre stagioni, estate, autunno, inverno. Questo è un vino da conversazione che si colloca nelle più ricercate carte della ristorazione. Si tratta di un vino dal colore giallo ambra brillante e sfumature di giallo ambra, trasparente. Al naso esprime buona personalità con intensi aromi, eleganti che si aprono con note di fico secco, albicocca secca e mandorle seguite da aromi di confettura di pesche, confettura di mele cotogne, dattero, miele, rabarbaro, vaniglia ed un accenno di smalto.

Concludiamo con i famosi versi a tema dell’Iliade ( XVIII 561- 572):

Neri erano i grappoli dappertutto, la vigna si reggeva da un capo all’altro su pali d’argento.”

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