Il problema del trasporto marittimo per le economie delle isole partenopee – Ischia, Capri e Procida – è fondamentale e imprescindibile dalla problematica complessiva dell’accrescimento dello sviluppo economico e della difesa di quello sociale. Le tre isole partenopee hanno ormai – da molti anni – una economia impostata in maniera primaria sul turismo. Una diminuzione nell’affluenza dei turisti determina una crisi che si avverte immediatamente sui livelli di occupazione – per altro solo stagionale e quindi permanentemente precaria - degli addetti all’industria alberghiera, al commercio ed ai servizi. Quindi la battaglia – che in questi ultimi anni – è stata portata avanti dalla Associazione degli Utenti del Mare (AUTMARE) di cui è leader Nicola Lamonica merita piena condivisione ed assoluta solidarietà.
Bisogna aggiungere all’aspetto economico anche quello sociale: il trasporto marittimo nel Golfo di Napoli è assimilabile ad un trasporto metropolitano per il numero degli utenti e quindi è un vero e proprio servizio pubblico che deve essere assicura rato al pari di quello a terra dallo Stato con le sue varie articolazioni locali che sono la Regione ed i Comuni. In questo trasporto metropolitano il traghetto o l’aliscafo sono assimilabili ad un autobus o a un tram o ad un treno.